I gradi di durezza della matita
Basti pensare che gli stessi astronauti russi, data l'impossibilità di utilizzare penne a sfera per assenza di gravità, siano ricorsi alla matita di grafite (mentre gli americani hanno sviluppato per 12 milioni di dollari una penna che funziona anche in assenza di gravità)! L'utilità della matita raggiunge quindi anche lo spazio e va ben oltre i confini terrestri.
Il significato di quel numeretto e di quella lettera
Quanti di voi hanno già notato quel numeretto e quella letterina di solito posizionati sull'estremità della matita opposta alla punta? Questi rappresentano il grado di durezza, ovvero una convenzione che ne identifica il tratto che lasceranno sulla vostra carta in aggiunta a specificarne il carattere e l'ambiente di utilizzo.
A tale scopo esiste una scala di 3 lettere: H, F e B. H sta per una matita molto dura, F una matita di media durezza a punta fine e la B identifica il colore nero.
- B = Black
- HB = Hard-Black
- F = Firm
- H = Hard
Per i gradi di durezza B e H si fa riferimento inoltre a una scala numerica che va da 1 (morbido) a 9 (duro).
Quali sono le componenti di una mina di grafite?
La mina di una matita si costituisce di: grafite, argilla e impregnante. La grafite dona il carattere nero in fase di scrittura, l'argilla funge da legante e concede (dopo la cottura a 900°C) forma e resistenza, il grasso e la cera completano il carattere della matita regalando stabilità, lubrificazione e aderenza sulle diverse superfici da disegno. Una ricetta davvero magica!
Tabella di orientamento (clicca sull'immagine per ingrandire)
e voi di che matita siete?